Rete Merani - contributo I.C. Lavagna (F. Codebo')

RETE DI SCUOLE “Carlo Merani – Tigullio/ Golfo Paradiso”

Settore I° Ciclo

CONTRIBUTO in preparazione della Conferenza Regionale di Ottobre 

La Rete Merani è una rete territoriale il cui bacino d'utenza comprende il Golfo del Tigullio, il Golfo Paradiso e le valli dell'Entroterra (Aveto, Graveglia, Fontanabuona).

Opera dall'anno 2002 e fin dalla nascita ha mostrato di essere una realtà molto attiva che impegna i ventitre Istituti che ne fanno attualmente parte (undici Istituti Secondari di II grado e dodici Comprensivi) sostanzialmente per tutti gli aspetti che ineriscono alla gestione degli Istituti stessi.

Intense sono le relazioni e i progetti con il territorio, in particolare : Enti Locali, Asl n. 4, Villaggio del Ragazzo, Curia Vescovile. 

L'anno scorso le dirigenze di molti degli istituti hanno visto un avvicendamento con l'immissione dei neo-dirigenti. Ciò ha apportato nuove idee e nuove competenze che si sono sommate all'esperienza dei dirigenti già presenti rivitalizzando ulteriormente la vita della rete.

Le riunioni del direttivo si svolgono tutto l'anno e sono occasione per i Dirigenti (ma recentemente anche i DSGA sono invitati a fornire il loro prezioso e significativo contributo) di confronto ed approfondimento su problematiche contingenti o comunque ritenute di interesse comune.

Dal Direttivo scaturiscono tre commissioni di lavoro che predispongono i lavori su tematiche particolarmente impegnative: la Commissione giuridica, quella per le tecnologie e la comunicazione e quella per l'orientamento.

L'attività della rete è sostenuta dalla disponibilità di strumenti web di cui la rete si è dotata: un sito (http://www.retemerani.net) ed una piattaforma di E-learning (http://www.retemerani.net/moodle).

Uno dei temi più significativi riguarda le recenti modifiche dell'ordinamento scolastico, con particolare riferimento alla nascita degli Istituti Comprensivi, ma anche tutti i temi oggetto della conferenza regionale del Sistema Educativo trovano spazio adeguato.

Riguardo la scelta della Regione Liguria di diffondere su tutto il territorio la formula dell'Istituto Comprensivo, pur essendo probabilmente tale scelta nata da motivazioni economiche, se ne rilevano gli aspetti positivi ed innovativi supportati dalle Indicazioni Nazionali, quali : la costruzione di un percorso unitario che attraversa i diversi ordini di scuola e si concretizza in un POF d'Istituto, la maggiore attenzione alla continuità ed alla centralità dell'alunno, i rapporti più stretti con il territorio con particolare riguardo agli enti locali. I risultati attesi potrebbero essere ulteriormente migliorati considerando e lavorando su alcuni aspetti di criticità:

• situazioni non ottimali soprattutto nelle aree non urbane riguardo il numero di plessi, le distanze, l'adeguatezza delle strutture, il numero di allievi

• distribuzione spesso non razionale e condivisibile delle risorse , con particolare riferimento a quelle finanziarie “aggiuntive” derivanti dalla partecipazione a progetti / bandi di particolare 

• insufficiente considerazione della dimensione pedagogica degli Istituti Comprensivi (mancanza di linee guida aggiornate sulla continuità)

• vuoto legislativo su alcune tematiche fondamentali (riforma degli organi collegiali e in particolare del Collegio Docenti, stato giuridico dei docenti che meriterebbe di ridefinire la figura del docente alla luce delle significative modifiche ordinamentali e didattiche che hanno attraversato il sistema scuola negli ultimi anni)

Al riguardo sarebbe auspicabile una verifica a livello regionale o nazionale sull'effettiva efficacia della formula dell'Istituto Comprensivo che porti all'individuazione di eventuali buone pratiche e aspetti problematici per la realizzazione di idonei piani di miglioramento .

Una buona gestione dei comprensivi richiede altresì la costituzione di una Comunità professionale che meglio si esprime laddove si riesca a realizzare un'identità di Istituto. In tale direzione andrebbe valutata la possibilità da parte dei Comprensivi di proporre un'unica significativa intitolazione, in grado di evidenziare gli aspetti comuni di tutto l'Istituto.

Dall'esperienza di rete maturata dai comprensivi della Rete Merani si evince l'importanza che una struttura di rete ha nella gestione degli Istituti. Tale aspetto meriterebbe forse più attenzione a livello istituzionale, con un riconoscimento delle reti territoriali realmente operanti a livello regionale o nazionale, e conseguentemente un sostegno fattivo alle attività tramite risorse aggiuntive dedicate e tramite un coinvolgimento più diretto in sede progettuale e di definizione della rete scolastica.

 F.to Il Presidente D.S. Francesco Codebò (I.C. Lavagna)

Lavagna, 30 giugno 2014


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